Descrizione
Vino Bianco Montonico “Pretonico”
Abruzzo DOP Montonico Superiore / Classico/ Bisenti
Il Montonico “Pretonico” si presenta color giallo paglierino, molto gradevole e beverino giallo paglierino dorato, fruttato medio intenso di mela matura e leggera mota di pula di grano; al gusto appare equilibrato e con buona freschezza e struttura. gradazione moderata (12°)
Abbinamenti
Ottimo per antipasti di carne e pesce, aperitivi cenati, formaggi delicati, risotti e primi di pesce, brodi e zuppe, verdure, carne bianca, dolci secchi,
Uve: 100% Montonico di Bisenti (in purezza)
Altimetria: 320 slm
Ubicazione dei vigneti: Loc. Chioviano Basso – Bisenti (Te)
Tipologia di terreno: Medio impasto tendente argilloso
Bottiglia cl 75 alcol 12% vol
Un pò di storia del vitigno
Il vitigno Montonico ha una storia antichissima e di pregio fortemente legate agli eventi che hanno caratterizzato e contraddistinto nel tempo il territorio abruzzese
Una fonte risalente agli inizi del 1600 del Catasto Onciario testimonia che già in quel periodo, nel territorio vestino a cavallo tra le province di Teramo e Pescara, alle pendici del Gran Sasso d’Italia e più precisamente nella media valle del fiume Fino, esistesse un vitigno con questo nome, appunto il Montonico che vedeva nel comune di Bisenti gli insediamenti quantitativamente più importanti, a confermare questa tesi anche studi del Prof Leonardo Seghetti (enologo di fama nazionale) da sempre appassionato di questo vitigno. Il Vitigno Montonico era conosciuto già nel Centro Nord Italia, infatti nel 1640 l’agronomo di nobile famiglia nonchè studioso bolognese e appassionato di enologia Vincenzo Tanara definiva così il Montonico “Il Montonico ha le stesse qualità di altri grandi vitigni a bacca bianca, si privilegia il non lasciar sulle viti i grappoli fino alla naturale maturazione, perchè essendo molto buono da mangiare si conserva bene per l’inverno; non fa vino dolce ma saporito”
Quando tra il 1798 e il 1799 le truppe napoleoniche entrarono in Italia, in Abruzzo i francesi si imbatterono nella coltivazione di questo vitigno autoctono della zona dell’entroterra teramano, il Montonico, e trovarono il suo vino così fresco, armonico e profumato da ribattezzarlo “le petit champagne” e da chiederne forniture per i vari distaccamenti presenti nella regione.
Il Montonico si è adattato bene nei secoli ai terreni a ridosso del Gran Sasso, in Abruzzo, cresce ad un’altitudine che può superare anche i 450 metri sul livello del mare. È infatti un vitigno molto vigoroso, che grazie alle sue innate doti di adattamento ha trovato in queste zone la sua giusta identità.
Le avversità climatiche dei territori (con una forte escursione termica tra il giorno e la notte) e la particolarità dei terreni gli hanno donato le tipiche caratteristiche organolettiche che lo contraddistinguono da sempre.
L’Uva Montonico si presenta con un grappolo grande, allungato, dalla forma corposa e quasi cilindrica e gli acini sono grossi e rotondi con buccia spessa e consistente di colore giallo verdognolo; ha polpa abbondante: il mosto che se ne ottiene è di colore giallo paglierino scarico tendente al verdognolo, fresco e floreale al naso.
La piena maturazione avviene tra la fine di settembre e la metà di ottobre e il pregio di questa uva è quello di resistere bene all’appassimento, infatti tradizionalmente si mangiava fresca o passita spesso i grappoli venivano legati e appesi alle travi delle case e lì lasciati appassire fino al periodo natalizio quando si iniziava a “gustare” l’uva.
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